Abbiamo dato il nostro addio a Giulio nell’antica e luminosa Chiesa di Santa Sofia in Altinate di Padova, Venerdì 6 Marzo. Chiesa affollata di amici commossi all’inverosimile. Molti fiori bianchi, e un Sacerdote affetto da una grave infermità che ha celebrato su di una carrozzella elettrica, le cui ruote in gomma, con il loro strisciare nel silenzio, sembravano un monito per noi tutti.
Accorate parole di dolore, di affetto, di amicizia, come sgorgavano nel cuore di ognuno di noi e come, questa volta, sono state pronunciate ad alta voce, spezzate dall’emozione, da Daniela, dai collaboratori, dagli amici. Il Sacerdote ha ricordato come Giulio fosse un uomo che non accettava alcun compromesso quando si trattava di rettitudine, onestà, affetti.
Raramente, una celebrazione funebre mi ha tanto coinvolto: l’intenso dolore per la perdita di un amico e collega che tanto stimavo si accomunava al sincero coinvolgimento di molti di noi, cosi numerosi e così prostrati.
Daniela ha avuto il coraggio e la forza di dirci, dall’altare, che Giulio non ha lasciato in lei un vuoto, ma un grande pieno. Parole stupende, che dicono tanto di chi era Giulio Lovison.
Accoglienza: in una parola, ecco l’importante personalità di Giulio. Professionista di grandissimo spessore, uomo raffinato, colto, ironico, elegante, nonché sicuro riferimento nella professione, Giulio era davvero accogliente.
Ti accoglieva nell’Associazione, anche se eri l’ultimo collega arrivato.
Ti accoglieva a Padova, anche se sapeva che eri solo in transito.
Ti accoglieva, dedicandoti una parola, una battuta, un sorriso, ovunque tu lo incontrassi, anche per caso.
Perito sinistri complessi fra i più importanti ed esperti, fra i primi studiò e mise in pratica gli strumenti di valutazione dei danni da Business Interruption, quando in Italia era materia ancora sconosciuta ai più.
Docente Cineas proprio sulla materia Danni Indiretti; riferimento importante per AIPAI in tanti ruoli Direttivi e di controllo, recentemente parte attiva in Commissioni e Gruppi di Lavoro, presenza sempre importante e autorevole riferimento in ogni Assemblea, Giulio Lovison è un collega che non si potrà mai dimenticare; ha dato molto, moltissimo all’Associazione e alla categoria peritale tutta.
Per primo, circa 25 anni orsono, insieme a pochi altri amici e colleghi, seppe intuire e concretizzare la necessità di “fare sistema”: nacque Alfa, di cui era Presidente, una delle realtà peritali più importanti d’Italia, che ha voluto Giulio come guida e punto di riferimento.
Ho voluto identificare Giulio Lovison con il sostantivo “accoglienza”, ma – in chiusura di questo breve scritto, lasciando ad altri la possibilità di ricordarlo a loro volta per le sue infinite e molteplici attività professionali – desidero aggiungere “equilibrio”: da Giulio, infatti, giungeva sempre una soluzione idonea a ogni problematica, anche quelle più complesse e dibattute, che egli sapeva identificare e proporre – appunto – con grande equilibrio e con la sua capacità di analizzare, affrontare e risolvere qualunque problema con una sola inderogabile costante: il profondo rispetto dei colleghi e delle loro ragioni, l’etica professionale, la correttezza professionale ed umana.
Giulio. Un esempio per tutti noi, come professionista e come uomo.
Marco Valle