Il lungo periodo di lockdown in cui siamo immersi da circa 2 mesi sta avendo un impatto negativo molto importante anche sulla nostra categoria professionale: alla grande preoccupazione per la salute nostra e dei nostri collaboratori, si aggiunge l’ansia per la ripercussione economica sulle nostre attività, già caratterizzate da importanti costi fissi e margini risicati.
Abbiamo necessariamente perso, tutto d’un tratto, la frenesia a cui ci eravamo dovuti abituare e che non ci permetteva pause o distrazioni: le nostre organizzazioni erano macchine da corsa che viaggiavano a pieno regime; di colpo, ci siamo trovati come conducenti di un placido calesse in strade di campagna.
D’altra parte, il rallentamento, al netto delle preoccupazioni, ha portato con sé una nuova dimensione, più riflessiva: le telefonate si sono allungate, toccando a volte temi personali, e sono state spesso accompagnate da un sottofondo di rumori domestici dato che lo smart working ha trasformato in uffici le nostre case. Questo ha in qualche modo rappresentato un aiuto nel superare i momenti più bui.
Con la resilienza che ci contraddistingue abbiamo però cercato – impresa non facile in questo drammatico momento – di trovare spunti per guardare al futuro in modo positivo e propositivo. E, in questa forzata pausa di sospensione temporale, il modo migliore di programmare il futuro è quello di riscoprire e valorizzare quelli che sono gli elementi qualificanti della nostra categoria, caratterizzata da professionisti che, oltre a svolgere il proprio lavoro con grande passione, hanno impegnato anni a costruire una competenza basata, oltre che sulla fondamentale esperienza, su conoscenze trasversali.
Prendo spunto da queste riflessioni per sottolineare quanto sia fondamentale la formazione continua nell’attività del Loss Adjuster, evidenziando in particolare – fra le tante competenze – quelle necessarie ad affrontare i sinistri Liability. Il continuo aggiornamento professionale è indispensabile al moderno professionista che si occupa di questa tipologia di sinistri: bastano poche parole del legislatore perché un intero impalcato giuridico possa essere stravolto e, a volte, crollino certezze acquisite. Coloro che si occupano professionalmente di perizie assicurative sanno infatti che spesso i casi di maggior complessità e difficoltà sono proprio quelli da Responsabilità Civile o comunque inerenti aspetti civilistici connessi a ogni evento dannoso. Il settore Liability è dunque quello in cui meglio si esplicano le competenze multidisciplinari dei Loss Adjusters moderni, la cui formazione non può prescindere da un’approfondita conoscenza, non solo della disciplina assicurativa ma in generale di quella legale e giuridica, oltre che della normativa tecnica di settore. E’ a quest’ultima infatti che si ricorre – mi riferisco alle norme nazionali UNI, europee EN o internazionali ISO – per sopperire alla mancanza di norme cogenti.
Troviamo un esempio di questa commistione tra legge e norme tecniche nel settore impiantistico. Il DM 37/2008 (art.1) ha inserito, tra gli impianti oggetto di certificazione, quelli inerenti allo smaltimento dei fumi degli impianti di riscaldamento, la cui corretta installazione è definita da norme UNI (tra queste cito la UNI 10683/2012). Quindi, il caso dell’incendio di una copertura che si origina da un camino necessita di un’indagine accurata che, partendo dalla determinazione del punto d’innesco, arrivi a valutare ad esempio se l’attraversamento dell’orditura sia stato o meno progettato e realizzato nel rispetto delle norme tecniche di riferimento a quella data. Dall’analisi di questi aspetti può conseguire il coinvolgimento dell’installatore o del D.L., e la possibile surroga dell’Assicuratore di garanzia diretta nei loro confronti.
Nel solco di un progetto di formazione continua e di valore dedicata ai propri associati, AIPAI ha in questo periodo, con encomiabile impegno, organizzato una serie di importanti seminari online di aggiornamento periodici, messi a disposizione gratuitamente di tutti i Soci ed Aderenti attraverso una valida piattaforma.
I corsi, ad oggi svolti con cadenza bisettimanale, affrontano tematiche di natura tecnica e contrattuale, con trattazione a cura di soci e colleghi esperti. Ogni corso si conclude con un test di apprendimento che consente agli interessati di acquisire crediti formativi utili al mantenimento della qualificazione professionale che AIPAI certifica ai propri iscritti ai sensi della legge 4/2013. I seminari sono inoltre accreditati per il mantenimento della certificazione della figura di Perito Assicurativo ai sensi della norma Uni 11628:2016. Quest’ultima è un ulteriore esempio di norma che ha funzione sussidiaria, data la precedente carenza nel nostro ordinamento di un ordine professionale che disciplini la figura dei Loss Adjuster.
Il primo seminario, tenuto dall’esperta Nadia Pozzato (incaricata dal C.D. AIPAI), ha riproposto (quale riedizione di un precedente analogo corso) proprio l’argomento “canne fumarie e camini” sopra menzionato. Si è svolto lo scorso 02.04.2020 e ha riscosso una notevole interesse, con partecipazione di 126 professionisti.
L’adesione all’iniziativa si è poi rilevata sempre crescente: nelle settimane successive sono stati erogati da AIPAI, con le medesime modalità, altri 3 seminari: il 17.04 Riccardo Campagna ha approfondito il tema “Norme ANIA per coassicurazione indiretta”; il 30.04, Massimiliano Montorsi ha proposto una trattazione sull’argomento “Impianti Fotovoltaici”; il 14.05, Marco Valle e Giuseppe Degradi hanno illustrato e approfondito “La valutazione delle merci: concetti base ed estimo assicurativo specialistico”. Per ciascuno di questi 3 corsi, sono stati accertati oltre 220 partecipanti (con picco di 250, soglia massima di presenze consentita dalla piattaforma, per l’ultimo corso).
Non possiamo che ringraziare per questa iniziativa il Consiglio Direttivo di AIPAI che, coordinato dal Presidente Aurelio Vaiano e con l’impegno organizzativo di Paolo Andreoli e il supporto operativo di Vittorio Peri, ha saputo proporre in questo periodo di difficoltà una valida e importante attività formativa, che ci ha coinvolti in modo costruttivo. Così come sono da ringraziare i relatori che hanno voluto mettere a disposizione le loro competenze e il loro tempo e ci hanno aiutato, fra l’altro, a mantenere vivo lo spirito associativo (sempre forte in AIPAI) per prepararci ad affrontare uniti e compatti nuove sfide, con la consapevolezza, basata anche sul loro esempio, che rappresentiamo una vera e importante categoria professionale, il cui ruolo riveste anche una notevole rilevanza sociale.